Paola Gambara Costa un esempio di vita

A corollario degli eventi e delle manifestazioni nel ricordo dei 500 anni dalla scomparsa della Beata Paola (14 73-1515), si è pensato di realizzare una pubblicazione a fumetti che rievocasse i fatti più salienti della vita della Signora di Bene, Carrù e Trinità.
Questo agile e semplice volumetto, attraverso le immagini ideate dal giovane artista Mirko Andreoli, offre soprattutto alle giovani generazioni (ma affascina anche gli adulti) un approccio non superficiale alla vita di Paola Gambara Costa.
La figura di Paola è stata amata da tante generazioni e, a distanza di cinque secoli, la devozione per lei – mai interrotta – continua ad essere viva ed attuale e accomuna comunità di varie regioni.
Alcuni vogliono tratteggiare la figura della pia Signora di Bene solo attraverso documenti d’epoca (che purtroppo le molte guerre e i secoli hanno distrutto o disperso in mille rivoli), sottovalutando
invece quanto bene abbia irradiato e continui ad irradiare con il suo esempio di vita cristiana, toccando il cuore di tante persone.
Il suo corpo rimasto incorrotto per così tanti secoli, nonostante i capovolgimenti della storia e delle guerre, è già di per sè da considerarsi un miracolo …
Ci auguriamo che questo nuovo tassello su Paola Gambara Costa sia apprezzato da coloro che vogliono scoprire, anche attraverso l’immagine del fumetto, una donna eccezionale che rinunciò alla vita agiata per donarsi ai poveri e agli indigenti ed amò e perdonò le persone che la fecero soffrire.
Un ringraziamento particolare giunga al Presidente e al Consiglio di Amministrazione di Bene Banca e alla Società Eurostampa che hanno reso possibile l’edizione di questo volumetto.
Un vivo e sincero grazie va inoltre a Mirko Andreoli che ha realizzato le immagini e la grafica e a tutti coloro i quali, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione di questa pubblicazione.

 

 

L’araldica tra ostensione e identità di famiglie e comunità

Atti del Convegno, in occasione del 330° anniversario del consegnamento dello stemma della Città di Bene Bene Vagienna, 27 Ottobre 2018.

Il Centro Studi Piemontesi contribuisce, nel quadro delle proprie attività dirette e istituzionali, anche a multiformi progetti, sviluppati, all’insegna della polidisciplinarità, da prestigiose istituzioni culturali attive tanto in Piemonte quanto nelle regioni italiane, svizzere, francesi, che fecero parte degli Stati sabaudi. Con l’Associazione Culturale Amici di Bene, della quale sono apprezzatissime le attività di tutela del patrimonio culturale, storico e ambientale, intercorre un saldo rapporto di collaborazione, che ha portato nel corso degli anni alla realizzazione di convegni e pubblicazioni dedicati a differenti temi, in particolare storici e artistici, sempre finalizzati alla valorizzazione della cultura subalpina.
Al centro dell’attenzione vi è oggi l’araldica, una materia che deve l’odierno proprio riconoscimento di “scienza ausiliaria della storia”, a valenze molto concrete.
Se l’araldica gentilizia guarda specialmente alla storia, alla genealogia, alla storia dell’arte (e se ne ha qui ha un eccellente saggio riferito alla città di Cavallermaggiore) quella civica conserva, inoltre, caratteri e finalità pienamente attuali, per così dire, correnti.
Correttamente l’araldica è stata anche definita un “linguaggio”.
Linguaggio simbolico, ad esempio, o linguaggio feudale, come ha suggerito qualche studioso in relazione all’uso che ne fecero, con i propri sigilli stemmati, sovrani, feudatari, repubbliche, comuni, per manifestare il possesso e l’esercizio di diritti, di giurisdizioni, di dominio, come pure, oggi, a puro titolo esemplificativo, per certificare l’autenticità di atti o l’identità di persone. Non raramente uno stemma può suggerire il nome stesso di un paese o di una città, sia attraverso esplicite e facilmente interpretabili figure, sia mediante meno trasparenti e lineari allegorie, metafore, simboli.

Per parlarne hanno riunito le loro forze e competenze nelle pagine di questo volume studiosi noti ed autorevoli che hanno generosamente risposto all’appello del Centro Studi Piemontesi, in seno alle collane editoriali del quale non manca qualche importante studio in campo araldico, come quello di Federico Bona, pubblicato in collaborazione col Consiglio regionale del Piemonte, Onore, colore identità, il più ampio e insuperato repertorio edito di descrizioni e raffigurazioni di armi gentilizie subalpine.

 

 

 

Pubblicazioni Amici di Bene

Nessun libro trovato.

114 views